lunedì, maggio 28, 2007

Educare il padre e lo stato. La sinistra puo' governare?

"I Nas nelle scuole contro la droga" - LASTAMPA.it

Una banderuola che corre dietro a dove spira il vento non potra' mai educare, risultando contraddittoria, ricattabile e confusionaria.
La ministra della sanita' Lidia Turco con l'atteggiamento presuntuoso che la contraddistingue si affretta a dire che non vi e' contraddizione nel mandare controlli dei NAS a tappeto nelle scuole e contemporaneamente raddoppiare la soglia che delimita la quantita' oltre la quale si identifica uno spacciatore.

E' ovvio che la droga fa male, ma la ministra non e' capace di dire "ci siamo sbagliati e cambieremo linea". Teme di perdere il consenso, dimostrando che le parole della sinistra evaporano tutte come neve al sole non appena ci si ritrova la responsabilita' di governare. Cofferati ha fatto lo stesso percorso a Bologna.

Il problema e' che la lunga opera ideoligica della sinistra, attaccando il padre e la funzione paterna, educante, ha pressoche distrutto nella sinistra qualsiasi argine di valori educanti, rendendo il permissivismo e la disobbedienza delle caratteristiche specifiche del mondo di sinistra. Scontrandosi con la realta' dei problemi ora stanno rivalutando il padre ma forse e' troppo tardi, perche' rischiano cambiando di perdere la loro identita'.

Ritornando alla droga (ma anche sesso, anarchia, violenza) nella scuola, il cambio di direzione non e' stato spiegato ma viene attuato come se non vi fosse contraddizione. Questo rimarcare che "non vi e' contraddizione" sottolinea lo stato confusionale e confondente della sinistra, dove tutti gli opposti convergono e coesistono.

Se a scuola gli studenti sono abituati a fare quello che vogliono, perche' questo viene di fatto insegnato, che non sara' piu' tollerata la guida morale e delle regole, ritengono conquistato un "diritto a drogarsi liberamente" e lo spaccio diventa la normale condivisione trai compagni della cosa comune, la droga.

Vogliamo dire chiaramente ai nostri figli che condividere la droga equivale allo spaccio? Che drogarsi non e' un diritto e che non lo si puo' fare apertamente e davanti a tutti, portando in classe la modica quantita' sufficiente a far passare l'ansia degli esami?

Solo a torino in una retata in San Salvario sono stati arrestati 56 spacciatori che ogni giorno vendevano 40 dosi per un fatturato di 110, 000 euro al giorno, pari a tre milioni di euro al mese che poi sono 36 milioni di euro ogni anno, in solo un quartiere di Torino, ormai fuori controllo. Una multinazionale.

Patetici gli interventi di Amato per richiamare la cittadinanza a un piu' moderato consumo di droga. Se il 30% dei parlamentari si droga, come molti personaggi in vista nella televisione e nella societa', se l'educazione alla droga viene fatta nelle scuole di stato, la riflessione deve essere profonda e la cultura di sinistra deve fare un passo indietro sul relativismo dei diritti in modo pubblico e spiegando chiaramente le motivazioni.

A costo di perdere la propria identita'. Perche' il padre e' necessario.