mercoledì, settembre 05, 2007

insulti della natura


L'aborto selettivo e gli «insulti della natura»

(di Patrizia Tolot*)
Continua a far discutere la recente vicenda dell'Ospedale San Giovanni di Milano, ove tramite un aborto selettivo riguardante due gemelli, è stato soppresso un feto senza patologia e successivamente anche quello con sindrome di Down. Riceviamo e ben volentieri pubblichiamo un'altra dura opinione su questo delicato tema, proprio dalla madre di una persona con sindrome di Down

Disegno di due bambini a cavallo di giraffe verso la luna
Che "sollievo" sapere che la medicina lavora per "fare pulizia"... Così la razza umana si "purifica" e come ha dichiarato in questi giorni sulla stampa un certo dottor Viale, «ci sono sempre meno bambini handicappati»... Chissà mai che nel futuro non dovremo più sopportarne la vista per la strada!... Ma qualcuno di questi Signori della Scienza ha mai pensato di chiedere agli interessati cosa pensano? Lo sanno che gli "handicappati" sono persone con una loro vita e molto spesso ne sono anche molto soddisfatti?

Dopo la fresca approvazione della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità fa proprio bene al cuore vedere che questa avanzatissima scienza ne calpesta proprio il più importante, ovvero il Diritto di esistere!
Noi genitori di ragazzi Down sappiamo bene quanto "terrorismo da sindrome" ci sia tra i medici! Non servono le parole, bastano i silenzi, i respiri profondi di chi pensa di doverti dare la "mazzata", gli occhi rivolti al cielo di chi non sa come dirti che tuo figlio che tu già senti muoversi è «affetto da sindrome di Down» e già lo etichettano come un malato cronico.
Ma il "bello" deve ancora venire perché da lì incominciano a parlarti di una serie infinita di problemi che tutto questo comporterà per la tua e la sua vita: in poche parole tu hai dentro "un piccolo mostro".
Nessuno pensa mai di mettere in contatto questi genitori terrorizzati con qualche altra famiglia che già sta vivendo l’esperienza e che - ve lo dice chi di figli ne ha tre - molto spesso ha tanti più pensieri e preoccupazioni con i figli "normali".

Ma come ha osato quel piccolo Down spostarsi dentro il nido della mamma e disorientare quella povera dottoressa dell'Ospedale San Giovanni di Milano che lo doveva prendere ed eliminare? Pensate, l’aveva fregata! Eh no… la dottoressa ha estratto "l’artiglieria pesante" e lo ha preso, cosicché da due vite siamo arrivati a due morti. Unica consolazione: abbiamo risparmiato alla "comunità civile" una persona Down, un "insulto della natura"...
Già, proprio "insulto della natura", così lo psicologo di un consultorio familiare dell’ULSS 16 aveva detto ad una giovane coppia che si era rivolta a questo valente esperto di problemi familiari! Per rispetto al loro piccolo la famiglia non si è rivolta ai media e ha solo scritto lettere di protesta. Risposte? Il nulla più assoluto!

Ma noi siamo i genitori sopravissuti alle diagnosi prenatali e siamo fieri dei nostri "insulti della natura" e voi, cari medici, non sapete quanto felici siano di vivere!
Forse però il dato più triste è che sulle persone Down non vi sia più alcun interesse scientifico, al punto che ancora non se ne conoscono le cause. Ma che senso avrebbe fare ricerca? Giusto, dottor Viale? Sopprimiamoli prima, dal momento che nel passato recente vi sono già stati dei "bravi maestri" in questo senso. Ora, poi, le tecniche sono molto più raffinate, anche se l’obiettivo di fondo ci sembra maledettamente simile!

*Presidente dell'Associazione Down D.A.D.I. (Down, Autismo e Disabilità Intellettiva).