giovedì, giugno 28, 2007

assolta l'insegnante che aveva punito

assolta l'insegnante che aveva punito l'alunno bullo

PALERMO - "Far scrivere cento volte all'alunno Sono un deficiente non è una punizione umiliante, anzi: è un mezzo pedagogico del tutto lecito". Il Tribunale di Palermo ha assolto perché "il fatto non sussiste" l'insegnante di Lettere che punì un allievo della scuola media colpevole di aver dato dell'omosessuale a un compagno di classe.

"Ho fatto solo il mio dovere", si era difesa la professoressa ma il pm era convinto che la sua scelta fosse stata "sproporzionata", tanto che aveva proposto al giudice per le indagini preliminari di condannare l'insegnante a due mesi di reclusione. Il Tribunale però ha espresso un giudizio diametralmente opposto: in tredici pagine di motivazioni, il giudice ha spiegato e ripetuto che l'azione della docente "era improntata all'esigenza di rieducare".
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Finalmente, il ritorno della funzione paterna nelle scuole?
Dopo l'eliminazione della droga, si ritorna a punire per educare.